Senza Giro. Il Giro d’Italia che non c’è

Gino Cervi

Immaginato e raccontato ogni giorno, come se ci fosse

Quest’anno dovremo fare a meno del Giro d’Italia. Al momento la festa di Maggio, come la chiamava Orio Vergani, è rimandata a dopo l’estate, con l’auspicio che il cambio di calendario dalla primavera all’autunno sia solo il prolungarsi, struggente, di un’attesa che avrà il suo accadimento e non un modo per illudere le nostre smarrite speranze. Dovesse malauguratamente essere annullato sarebbe un evento paragonabile, nella storia della corsa, solo alla inevitabili sospensioni durante le due guerre mondiali. Così fosse il 2020 sarebbe ricordato davvero da tutti gli innamorati di ciclismo come anno bisesto e ancor più funesto di quanto già non sia.

Ma noi a questa festa di maggio non sappiamo proprio rinunciare e allora ce siamo imbanditi da soli.

Abbiamo chiesto a 21 giornalisti, scrittori, suiveurs di comprovata passione di raccontare le 21 tappe del Giro d’Italia 2020, concatenando una fanta-cronaca della corsa. Non ci saranno filmati, non ci saranno immagini; niente interviste. Ci saranno solo le parole, così come, più o meno, succedeva nei primi Giri d’Italia del Novecento, quando gli inviati narravano le imprese dei pionieri del pedale con la sola forza evocativa dei loro articoli. Dallo sforzo immaginativo di ogni autore, ogni giorno nascerà una classifica e, tappa dopo tappa, il Giro che non c’è prenderà la sua forma di storia da narrare.

Ma potevamo lasciare senza colori il SenzaGiro? Ci siamo ricordati di Vasco Pratolini che alla partenza del Giro del 1947 scriveva: «Ragazzi che partenza! Con gli occhi inzuppati nella tavolozza di Matisse, il verde olivo, verde come il colore dell’erba tenera, della Legnano, si fonde col celeste chiarino, della Bianchi e della Benotto, sfuma nel cielo bianco, striato d’azzurro delle maglie di Olmo. Sylver Maes, dopo aver forato fuori Vercelli e alla rincorsa su di un dislivello, sembrava un cirro navigante all’orizzonte. Tutto intorno c’erano le risaie. E le ragazze coi cappelloni di paglia entravano dentro il quadro. Tra il viola della Welter e il rosso della Wilier-Triestina, si tratta appena di una sfumatura. Se il resto è soltanto tono, il giallo della Cozzi-Silger splendeva negli occhi come un’opera di Van Gogh, pittore e pazzo».

Ci siamo ricordati di quel quadro e allora abbiamo chiesto a 22 artisti di disegnarcelo. E così a dar man forte ai cronisti, ci sarà anche una squadra di illustratori disegnerà una tavola, che di ogni tappa sarà la sintesi figurativa, partendo da un particolare significativo del tracciato, o da un dettaglio della corsa, o anche soltanto dal paesaggio attraversato.

È nato così SenzaGiro – il Giro d’Italia che non c’è per passione del ciclismo e della sua narrazione, forse anche per esorcizzare questo passaggio così complicato delle nostre vite. Crediamo però anche di poter rendere un piccolo servizio sociale ai tanti appassionati che a maggio rimarranno senza Giro. Ed è per questo che il nostro gioco è diventato uno strumento trovare fondi da destinare in forma di donazione non gioca ma da settimane si mette in gioco per arginare il Covid-19.

Destineremo le donazioni di sponsor e di privati a Namasté (www.coopnamaste.it), cooperativa sociale che da vent’anni sul territorio della Bergamasca incontra e assiste 3000 persone fragili al giorno: disabili, anziani, malati, bambini e adolescenti in difficoltà. In queste settimane Namasté, pur fra mille difficoltà, ha intensificato i propri servizi facendo di tutto perché questa emergenza non provochi un’ulteriore e ancora più grave emarginazione. Dare una mano a una realtà piccola come la cooperativa Namasté per noi significa poterli affiancare sulla strada. Un po’ come in una corsa ciclistica, un po’ come succede al Giro, che resta il nostro gioco preferito.

A partire dall’8 maggio prossimo, ogni giorno, sulle pagine del sito senzagiro.com racconteremo il nostro fantaGiro. Ogni giorno, oltre alla cronaca, verranno messe online le classifiche, le descrizioni delle principali salite e altri ancora contenuti originali in corso di definizione.

Non saremo soli a correre il SenzaGiro. Tra i primi ad affiancare la nostra corsa è stato il Touring Club Italiano (www.touringclub.it) che fornirà i contenuti geo-turistici a corredo del racconto della tappa. Una rubrica, Libri nel SenzaGiro, recensirà ogni giorno 21 libri ad argomento ciclistico e sarà curata dalla Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza di Roma (www.bibliotecadellabicicletta.it). SenzaGiro è pubblicato anche in versione inglese e spagnola.

Seguiteci e giocate con noi: saremo i SenzaGiro.

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Gli scrittori

Aldo Ballerini, giornalista. Marco Ballestracci, scrittore e performer. Giovanni Battistuzzi, scrittore e giornalista (Il Foglio). Paolo Bozzuto, docente universitario (Politecnico di Milano). Francesco Calvetti, docente universitario (Politecnico di Milano). Filip J Cauz, blogger e scrittore (Bidon – ciclismo allo stato liquido). Gino Cervi, editor e scrittore. Andrea Costa, architetto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Daniele “Danijl” D’Aquila, presidente Comitato Velodromo Vigorelli ASD. Emanuele Esaia, blogger (I Love Amatori). Lorenzo Franzetti, giornalista e ciclista (La Bottega del Romeo). Guido Foddis, musicista e giornalista (La Repubblica delle Biciclette). Alessandra Giardini, scrittrice e giornalista (Corriere dello Sport – Stadio). Albano Marcarini, urbanista, autore di guide turistiche, cicloturista (Sentieri d’Autore). Silvio Martinello, campione olimpico e commentatore sportivo. Stefano Munarin, docente universitario (IUAV Venezia). Marco Pastonesi, giornalista e scrittore. Giacomo Pellizzari, scrittore e copywriter (Ciclista Pericoloso). Marco Pinotti, ex corridore, scrittore e tecnico CCC Team. Stefano Rizzato, giornalista RAISport. Guido P. Rubino, scrittore e fotografo (Cyclinside). Antonio Ruzzo, giornalista (Il Giornale). Andrea Schiavon, scrittore e giornalista (Tuttosport)

 

Gli illustratori

Osvaldo Casanova (thankyoufortheroses.myportfolio.com). Giulio Castagnaro (giuliocastagnaro.com). Francesco Chiacchio (www.francescochiacchio.com). David Diehl (daviddiehl.squarespace.com). Oscar Diodoro (odd-house.com). Gianluca Folì (www.gianlucafoli.com). Ale Giorgini (www.alegiorgini.com). Riccardo Guasco (riccardoguasco.tumblr.com). Nadia Guidi (instagram.com/nadiaguidi.illustra). Tiziana Longo (tizillustra.blogspot.com). Daniele Margara (www.danielemargara.com). Marija Markovic (marijamarkovic.com). Massimiliano Marzucco (instagram.com/hey.imateenager). Mauro Mazzara (www.mauromazzara.com). Umberto Massa (www.umbertomassa.org). Giulia Pastorino (giuliapastorino.tumblr.com). Francesco Poroli (francescoporoli.it). Marcus Reed (www.marcusreed.com). Jacopo Rosati (jacoporosati.com). Lucio Schiavon (lucioschiavon.com). Federico Tram Tramonte (www.federicotramonte.com). 2BROS Creative (2broscreative.com)

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