Regole di decisioni politiche e cooperazione

Thierry Vissol

A livello politico, il Consiglio ha attivato il meccanismo di risposta alle crisi a livello europeo creato all’inizio degli anni 2000 in seguito a eventi drammatici quali gli attentati terroristici o eventi naturali: terremoti, tsunami, crisi migratoria, ecc. Questo meccanismo chiamato Dispositivi integrati per la risposta alle crisi (IPCR) permette di razionalizzare la condivisione di informazioni, agevolare la collaborazione, coordinare e velocizzare la risposta politica, coordinare le azioni delle istituzioni dell’Ue, degli Stati membri e degli attori principali pubblici e privati. Permette anche di organizzare video conferenze ogni settimana, o più se necessario. La piena attivazione dell’IPCR, decisa il 2 marzo 2020 dalla presidenza di turno croata del consiglio, consente l’elaborazione di misure di risposta concrete dell’UE coordinate in occasione di riunioni di crisi guidate dalla presidenza a cui partecipano la Commissione, il Servizio europeo per l’azione esterna, l’ufficio del presidente del Consiglio europeo, gli Stati membri interessati, le agenzie dell’UE competenti e altri esperti. Tutte le informazioni, misure e proposte si possono trovare su un sito creato a tal fine dalla Commissione. Per completare l’azione è stata indetta una gara d’appalto comune, per permettere a tutti gli Stati membri di comprare a prezzi più contenuti l’insieme dei prodotti e delle attrezzature citati sopra. Una gara d’appalto che permetterà anche la collaborazione tra i vari produttori nei vari paesi dell’Unione e quindi la moltiplicazione dell’efficienza e della produzione.

Oltre la ricerca, la cooperazione tra paesi è indispensabile per moltiplicare l’efficienza delle misure o delle ricerche intraprese. Il motto «l’unione fa la forza» in questo caso come in tanti altri nelle sfide comuni che dobbiamo affrontare nel nostro mondo di rischi molteplici, non è vano. Oltre all’EMA citato sopra esistono varie altre agenzie o meccanismi come l’Agenzia European Center for Disease Prevention and Control (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie – ECDC), il Meccanismo europeo di protezione civile o l’Emergency Response Coordination Center (Centro di coordinamento di risposta alle emergenze – cuore del Meccanismo di protezione civile europeo), sono tutti mobilitati al cento per cento. Così come Europol, l’agenzia europea per l’applicazione della legge che fornisce assistenza ai 27 stati membri nella loro lotta contro la criminalità internazionale e al terrorismo. Europol collabora anche con molti Stati partner e organizzazioni internazionali. Di fatto, il cyber crimine ha subito capito i profitti che poteva trarre sfruttando le paure e la credulità dei cittadini. Essi Propongono sui vari siti internet e sui social network false medicine, spray disinfettanti, cure miracolose, falsi mascherine chirurgiche, applicazioni per svelare i sintomi della malattia. Europol, in cooperazione con altri paesi è riuscita, in poche settimane, a bloccare 4,4 milioni di farmaci illeciti, a sopprimere 2.500 link fraudolenti, smantellare 37 organizzazioni criminali ed arrestare 121 criminali.

Illustrazione di © Marco De Angelis (Italia)

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5. Ricerca scientifica e forniture di apparecchiature medicali
4. Le azioni dell’Unione
3. Le competenze dell’Ue in materia sanitaria
2. Egoismi nazionali e solidarietà europea
1. Unione Europea e coronavirus

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